Il conto alla rovescia è a meno tre, anzi a meno due. Sì, perché dopodomani la Poderosa e io saliremo su un treno che ci porterà da Milano a Santhià, e da lì risaliremo per una quindicina di km fino a Viverone.
Detta così, non sembra esattamente un’avventura entusiasmante: un’oretta di treno regionale, una passeggiatina a pedali in pianura, il tutto a due passi da casa. Il fatto è che questo è il prologo della mia partecipazione al progetto Road to Rome 2021, di cui vi avevo già parlato qualche tempo fa e di cui sono stata nominata Ambassador. In questa sorta di viaggio a staffetta, da Canterbury a Santa Maria di Leuca, per celebrare i 20 anni dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, a me è “toccata” una delle poche parti in bicicletta (le altre vengono percorse a piedi): quella che va da Viverone a Fiorenzuola, nell’arco di sei giorni ricchi di visite, incontri, esperienze alla scoperta di questo tratto di Via Francigena.
Ci sono molti motivi che mi rendono felicissima per questo nuovo viaggio, ma pochi giorni fa se ne è aggiunto uno piuttosto speciale: la partecipazione alla staffetta letteraria delle Ragazze in Gamba. Un vero diario fisico, un quaderno su cui, una volta tanto, si scriverà a mano e che, sezione dopo sezione, verrà compilato da un’appartenente a questo gruppo (la community social della Rete Nazionale Donne in Cammino).
In questo momento il diario è nelle mani (e nella penna) della prima staffettista/ragazza in gamba: Luciana De Michele. Io lo riceverò domenica, e incomincerò a prendere nota anche lì di ciò che succede lungo la nostra strada.
È una bellissima e originale idea, quella di condividere un’esperienza che promette di essere speciale, preziosa e unica. E portare con me, almeno nel racconto, tante altre amiche, è una cosa che mi entusiasma.
Insomma, ci risentiamo presto.
Adesso vado a stipare le borse della Poderosa con un paio di damigiane di Autan, sperando che bastino per la traversata delle risaie in pieno agosto…
