Come al solito. Più si avvicina la data per partire e più si scatena il caos di cose che succedono, di scadenze che ritardano, di programmi che anticipano, di lavori che sbucano. Tutto per convergere nel gran finale: una “due giorni” di completo casino che mi vedrà arrivare all’aeroporto, il 20 maggio, in affanno e chiedendomi quante cose fondamentali ho dimenticato di fare o di ficcare nel bagaglio.
In questa usanza di partire sconvolta, però, c’è di buono una cosa: si tratta spesso di cose molto belle, piacevoli e che mi danno grande soddisfazione.
Cose che, in questo caso, riguardano direttamente il progetto “Se ce l’ho fatta io”. Per esempio, il fatto che ultimamente abbia fatto notte per l’ultima revisione del libro che racconta il nostro viaggio lungo la Via Francigena, significa che ormai ci siamo: stiamo andando in stampa, e mentre io sarò a pedalare lungo l’Austria, il libro (il titolo, ovviamente, è “Se ce l’ho fatta io”, l’editore è Ultra) potrà partire a sua volta per il suo viaggio verso le librerie.
E poi, sabato, mi toccherà fare una corsa, ma la faccio molto molto volentieri: sarò a Mantova, al BAM!-European Bycicle Adventure Meeting, a raccontare il viaggio dello scorso anno e quello per il quale (la mattina dopo) sto per partire. Per chi fosse in zona, la chiacchierata è in programma verso le 18.38. Dài, non lasciatemi sola…
E comunque vale la pena di andarci, al BAM!, perché è un evento straordinario e divertentissimo: un grande raduno di cicloviaggiatori, con l’atmosfera che piace a me. Niente eroi, niente fenomeni, molte tende da campeggio, bambini, cani, chiacchiere, pedalate di gruppo, racconti, musica e un bel po’ di birra. Bella gente, insomma.
Stavolta sono di corsa, perché sabato mattina mi aspetta l’aereo. Ma il prossimo anno un weekend al BAM! non me lo toglie nessuno.