Può un viaggio in bicicletta attraverso l’Europa iniziare con un trekking urbano? Se il tema del viaggio è Leonardo da Vinci, e se abiti a Milano, decisamente sì.

In questo periodo sto rubacchiando faticosamente un paio di ore ogni giorno per dedicarle a una camminata a passo sostenuto attraverso la città, alla scoperta di tracce del genio del Rinascimento. Che ho scoperto essere tantissime, e straordinariamente suggestive. Eh sì, quello che sto capendo, pur nella mia abissale ignoranza in fatto di storia, arte, cultura, tecnologia, ecc.(praticamente, in tutti i campi in cui Leonardo ha lasciato un segno), è che il nostro mondo non sarebbe lo stesso se non ci fosse stato questo personaggio. Il che è vero soprattutto a Milano, che a “Leo” deve davvero moltissimo e dove le tracce della sua attività sono quasi ovunque.
Ora, non starò a farvi un compitino sui “luoghi di Leonardo” perché tanto nei prossimi mesi ne troverete fino alla nausea su tutti i giornali: vi metto solo un po’ di foto con qualche didascalia, giusto per mettervi curiosità. Tanto, poi, di tempo e di occasioni per parlare del vecchio Leo ne avremo in abbondanza.

Dopo di che, magari qualcuno si chiede perché sto facendo questi giri a piedi, anziché in bicicletta. Perché ho avuto un’altra idea balorda, in cui c’entra il camminare: ve la racconto in dettaglio tra qualche giorno, giusto per scaramanzia.
Sta di fatto che ho rimesso ai piedi gli scarponcini che mi avevano portato a settembre giù dal Passo del Gran San Bernardo, lungo la Via Francigena, e mi sono imposta un trekking urbano di una decina di chilometri al giorno, per riprendere l’abitudine. Avevo letto che un camminatore medio si sposta alla velocità di circa 4 km/h; e io, immodestamente, pensavo di essere addirittura un po’ più brillante. In realtà ho scoperto che – perlomeno in città – una velocità media di questo tipo è difficilissima da tenere: un po’ per i semafori, un po’ per le soste per fare foto, un po’ per la folla natalizia che intasa i marciapiedi (e un po’ anche perché qualche vetrina è oggettivamente troppo interessante per non fare un giretto in negozio): sta di fatto che per portare a casa 10 km in due ore e mezza bisogna faticare non poco.

Però posso dire una cosa: è sicuramente un ottimo allenamento (almeno, a giudicare dal mal di gambe, dalla stanchezza e dalla fame) ed è una forma di scoperta della propria città davvero eccezionale. Uscire di casa e mettersi a camminare, lasciandosi guidare semplicemente dal caso e dalla curiosità sembra la cosa più semplice del mondo, ma non lo è affatto. Prima di tutto perché bisogna superare la sensazione di essere dei veri perdigiorno: non è mica facile camminare a lungo (un’ora o due sono parecchie, quando si cammina) senza una meta precisa. All’inizio ci si sente un po’ smarriti, e anche un po’ scemi; non sapere dove andare (non perché ci si è persi, ma perché non si ha una destinazione) è piuttosto destabilizzante. Poi però, dopo le prime volte, subentra una sensazione di libertà; ci si affida con maggiore fiducia al proprio istinto, o al caso, si segue l’estro del momento o antichi ricordi personali (a volte dolci, a volte malinconici) che emergono inaspettati. Insomma, è un’attività fisica che è anche una vacanza mentale; il tutto nel tempo di una sessione di palestra.

E in più è anche un mini-viaggio: perché Milano è davvero bellissima. Chi la critica e la disprezza dovrebbe forse prima conoscerla meglio: personalmente non smette di affascinarmi e di regalarmi nuove sorprese. Lo so, sono di parte: per quanto ami viaggiare, la mia città é il luogo in cui sono sempre felice di tornare. Ma questa scoperta della piacevolezza del trekking urbano, sono sicura, si può applicare a moltissime altre città, grandi o piccole che siano. Camminare nella natura e attraversare una città sono cose molto diverse, mi rendo conto (non foss’altro per i polmoni…). Ma se vivete in una bella città (e in Italia sono tutte belle, le città) non perdetevi l’occasione di riscoprirla a piedi: anche se pensate di conoscerla, vi assicuro che ci sono ancora tantissime cose da vedere e da gustare.
