Ok, sono stata parecchio latitante sul blog in questi ultimi tempi, ma questo non significa che sia stata con le mani in mano; di nuovi progetti a più lunga scadenza vi racconterò a tempo debito, adesso però mi preme parlarvi di Ferrara e del suo Festival del Ciclista Lento.
La data è ormai prossima (dal 28 al 30 ottobre) e dato che le previsioni per il weekend sono buone, vi conviene sbrigarvi a programmare un giro da quelle parti. Perché il Festival del Ciclista Lento è davvero una delle manifestazioni più folli e divertenti a cui abbia preso parte di due ruote; e se tutto questo non bastasse, Ferrara è una splendida città che vale la pena di conoscere.
Ma che cos’è il Festival del Ciclista Lento? Di sicuro è roba per gente come noi: i tranquilli, i non competitivi, gli antieroi; insomma, quelli che “se ce l’ho fatta io”. Non a caso ormai da anni sono onoratissima dell’invito di quel matto di Guido Foddis e della sua allegra banda. Anche in questa edizione sarò la sera del venerdì al “Gran Gala del Ciclista Lento”, e il sabato insieme ad altri scrittori a raccontare il mio ultimo viaggio e il mio ultimo libro nel corso della Pedalata più lenta del mondo “5 km in 5 ore” (esperienza estrema che vale la pena di provare almeno una volta nella vita, e magari anche di più). Mi dispiace solo che, per impegni famigliari, mi perderò la “Granfondo del Merendone”della domenica: 50 km di lenta scampagnata in compagnia attraverso parchi, boschi e oasi naturali dell’alto ferrarese, in compagnia di un grande campione come Gibì Baronchelli e – ovviamente – con memorabili pause gastronomiche.
Potrei raccontarvi altri dettagli (orari, luoghi, eventi), ma trovate tutto molto meglio sul sito del Festival del Ciclista Lento, dove potete anche iscrivervi; vi basti sapere che la filosofia della manifestazione è “Beati gli ultimi che la vita sanno goder”, e che la loro descrizione è quella di un evento dedicato “al ciclismo-slow, per festeggiare chi utilizza strade e le ciclabili per pedalare piano, senza particolare talento per lo sport, senza tempi da rispettare o primati da stabilire. C’è chi sceglie la bicicletta per il piacere stesso del pedalare e muoversi in scioltezza, senza per questo rincorrere performance, watt e contachilometri. Chi si gode le due ruote senza l’ansia di arrivare primo, chi vive il piacere del viaggio più che del traguardo, apprezzando paesaggi, gusti e curiosità incontrati lungo il percorsi. Chi usa la bici quotidianamente, per andare al lavoro o a fare acquisti, per accompagnare i bambini a scuola, per godere di spazi della propria città, nel tempo libero e non, in modo ecologico e sostenibile e lo fa chiedendo sicurezza” … Insomma, siamo proprio noi!
Sarebbe bello incontrarci lì e conoscerci di persona… vi aspetto! 🙂
PS: questo è il testo del Manifesto del Ciclista Lento. Godetevelo, e diffondete il verbo…